Esiste anche una Messina che nessuno vuol conoscere, che ancora crede di potersi risollevare e che non si piange addosso nonostante l’eco mediatica la renda eterna protagonista di scandali di paralisi amministrative e politiche e vittima di pastoie burocratiche.
Esiste una città ancora orgogliosa di ciò che possiede, che assume iniziative intellettuali importanti e che si prepara al meglio all’ormai imminente apertura di uno dei più significativi luoghi della cultura del meridione d’Italia.
E così l’Assessore regionale alla Cultura, il messinese Carlo Vermiglio, con il suo staff, intendono promuovere l’apertura del plesso museale più grande del mezzogiorno (circa 5.000 mq di superficie, esclusa l’area esterna), attraverso la realizzazione di un docufilm, le cui riprese sono iniziate la scorsa settimana.
La proiezione è prevista nel corso dell’inaugurazione del Museo Regionale di Messina, che avverrà entro la prima decade del mese di dicembre, con l’intento di celebrare le bellezze naturalistiche e l’enorme patrimonio artistico-culturale della nostra città.
L’utilizzo di strumentazioni all’avanguardia consentirà di riprendere la struttura nella sua globalità offrendo al pubblico la splendida panoramica di un parco, interamente dedicato all’arte, all’archeologia e alla cultura, e dell’ex filanda Barbera-Mellinghoff, costruzione del tardo ottocento, attuale sede di opere di straordinario valore, che verranno, a giorni, trasferite nella struttura che le ospiterà stabilmente.
Per la realizzazione del progetto l’Assessorato si avvale dell’opera di uno dei protagonisti assoluti della scena del cinema siciliano, il pluripremiato regista Salvo Cuccia.
Maestro da oltre 30 anni nella fusione tra videoarte, fiction e rivoluzione del cortometraggio, Cuccia è apparso l’artista che più di ogni altro avrebbe potuto, attraverso la sua straordinaria capacità comunicativa, scuotere lo spettatore spronandolo ad interrogarsi in modo finalmente produttivo sulle contraddizioni della nostra bella Messina.
Non a caso il suo ultimo lavoro “Lo Scambio”, presentato alla 33esima edizione del Torino Film Festival lo scorso novembre, è stato insignito di riconoscimenti quali premio come Miglior Film all’ottava edizione dell’Ortigia Film Festival, Premio Ficupala 2016, premio della giuria al festival di Annecy dedicato al cinema italiano, Premio della critica “Catania CinemaEuropeo” a Filippo Luna, protagonista principale del film e premi speciali per l’interpretazione anche agli altri due attori protagonisti Barbara Tabita e Paolo Briguglia.
Tra l’altro, e sempre per iniziativa dell’Assessorato Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, il film “Lo Scambio” sarà proiettato, alla fine del mese di ottobre, contemporaneamente in 4 sale cinematografiche, e rispettivamente nella nostra Messina, a Palermo, a Catania ed a Sciacca.
Cuccia si è distinto per l’innovazione assoluta dell’idea e della sceneggiatura, che vanta, peraltro, la collaborazione del magistrato Alfonso Sabella, sapendo sapientemente raccordare la narrazione in chiave cinematografica di fatti di cronaca moderna, a cui il film liberamente si ispira, con la più antica tradizione drammaturgica dando vita ad un’opera che smuove le coscienze servendosi dell’equivoco, dello “scambio”, appunto, e, rivoluzionando l’ordine convenzionale tra bene e male, destabilizza lo spettatore immergendolo in una dimensione totalmente irreale che gli impedisce di stabilire un transfert con i protagonisti.
Con orgoglio e impazienza attendiamo di apprezzare l’opera che Cuccia intende dedicarci.
Vittoria Gangemi