Il 28 ed il 29 ottobre scorso si è tenuta a Livorno la seconda edizione del torneo di retorica forense “Scacco d’Atto”, al quale hanno partecipato dieci Scuole Forensi di tutta Italia (Alto Tirreno, Bari, Brindisi, Cosenza, Messina, Palermo, Pordenone, Taranto, Trani, Venezia).
A colpi di esordi, narrazioni, partizioni, argomentazioni, confutazioni ed epiloghi – parti della retorica classica di Quintiliano – nella maestosa cornice del Palazzo de Lardarel, dove ha sede il Tribunale Civile di Livorno, le squadre si sono affrontate con coraggio, determinazione e grinta. I concorrenti sono stati inizialmente incoraggiati dalle parole dell’ideatore del Torneo, l’avv. Vincenzo Di Maggio, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Taranto: “Siete tutti vincitori. Vi siete messi in gioco e per questo avete già vinto!!”.
Gli scacchisti, giovani praticanti iscritti alla Scuola Forense del Consiglio dell’Ordine di appartenenza, si sono lodevolmente scontrati, mediante tecniche di persuasione e argomentazione forense, su questioni di diritto civile e penale davanti a commissioni appositamente formatesi.
Il Torneo si è articolato in tre fasi (eliminatoria, semifinale e finale); al termine di ciascuna di esse i commissari, che per ogni gara hanno attribuito ai partecipanti il punteggio convenuto (0 per la sconfitta, 1 per il pareggio e 2 per la vittoria), hanno redatto una graduatoria.
La prima fase, quella eliminatoria, ha visto ciascuna squadra partecipare a tre partite, di due manches, una di diritto civile e una di diritto penale, sulle questioni redatte dalle scuole partecipanti; le squadre chiamate allo scontro, le tracce da esaminare e la posizione processuale da assumere (attore – convenuto, parte civile – imputato) sono state debitamente sorteggiate.
Terminata la fase eliminatoria, sono state ammesse alla semifinale solo le migliori quattro squadre, tra cui la Scuola Forense messinese, che vincendo tutte le partite (contro le Scuole di Palermo, Pordenone e Brindisi, quest’ultima vincitrice della prima edizione), tanto quelle di diritto civile quanto quelle di diritto penale, si è vista attribuire sei punti, classificandosi prima a pari merito con la Scuola di Cosenza.
La squadra messinese, composta dal dott. Carmelo Mortelliti (per il diritto civile) e dalla dott.ssa Viviana Tuscano (per il diritto penale) “allenati”, rispettivamente, dagli avv.ti Frida Simona Giuffrida e Laura Scolaro, si è distinta fin dalla prima sfida, superando brillantemente la prima fase del torneo e venendo eliminata, per un soffio, solo in semifinale dalla veterana Scuola di Trani, che di lì a poco sarebbe stata proclamata vincitrice del Torneo, in una partita strenuamente combattuta, tanto combattuta che al termine della stessa l’avv. Francesca Sorbi, responsabile del CNF per le Scuole Forensi, ha pubblicamente confessato le difficoltà riscontrate nello scegliere tra le due contendenti, chiedendo alla platea un fragoroso applauso per Messina.
Ai due giorni di torneo, che tra le aule ed i corridoi del Tribunale Civile di Livorno ha visto nascere sincere amicizie, ha fatto da sfondo una sana competizione; la rivalità ha subito lasciato il posto alla collaborazione e, prima ancora che fossero sorteggiate le tracce e la posizione processuale da difendere, i giovani “scacchisti” si scambiavano consigli e consolazioni, avendo come unico scopo comune quello di riuscire ad interpretare al meglio i rispettivi ruoli, rendendo orgogliosi i tutor ed i responsabili delle rispettive scuole.
La Scuola forense di Messina, pur da matricola quale era, partecipando al Torneo con determinazione ed umiltà, si è distinta per preparazione, educazione e simpatia, riempiendo di orgoglio e soddisfazione il Capitano – Consigliere delegato alla Scuola Forense, l’avv. Aurelio Maiorana, che tanto impegno ha profuso nella preparazione dei ragazzi e nella partecipazione al Torneo.
La nostra scuola, a detta di tutti i partecipanti, è stata certamente la vincitrice morale del Torneo!
I sorrisi e gli occhi lucidi degli scacchisti messinesi, ma anche delle coach e del Delegato Maiorana al ritorno da Livorno dimostrano il valore della Scuola Forense di Messina – trasmesso dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e dal suo Presidente – che senza nessuna presunzione ha partecipato alla competizione con lo spirito giusto, raggiungendo un ottimo risultato e mancando la finale solo per pochissimi punti.
Ma il vero premio per i messinesi è stato l’essere riusciti a trasmettere alle altre Scuole Forensi, in un Torneo di alto livello, cultura, solidarietà, disponibilità, entusiasmo e quella goliardia sempre utile per ricordare a tutti di non prendersi troppo sul serio.
I padroni di casa, cui va il nostro più sentito ringraziamento, sono stati eccezionali: il Presidente dell’Ordine di Livorno, l’avv. Valter Maccioni, il delegato avv. Federico Procchi, il responsabile della Scuola dell’Alto Tirreno avv. Carlo Borghi e l’instancabile sig.ra Patrizia, tra l’immancabile degustazione del cacciucco e la cena alla Fortezza Vecchia, hanno reso il soggiorno a Livorno davvero indimenticabile.
Alla prossima sfida!
“Diario di viaggio” di Carmelo Mortelliti e Viviana Tuscano
Dopo tre giornate di intenso lavoro ed inaspettate soddisfazioni, rientriamo a casa con la certezza che porteremo sempre con noi le emozioni vissute ed il ricordo di una grandiosa esperienza.
Livorno è stato, per noi, un “sogno nel sogno”, poiché ci è stata data l’opportunità di mettere in pratica ciò per cui, ogni giorno, studiamo e ci prepariamo.
L’esito è stato sorprendente. Per i risultati ottenuti, che ci rendono orgogliosi e felici ed, in particolare, per l’incontro – confronto con i giovani colleghi praticanti provenienti da diverse regioni d’Italia che è stato per noi fonte di arricchimento e di crescita personale.
Un vero e proprio “scambio umano” di pensieri, speranze, desideri, aspettative, che ha dato vita a sfide grintose, affrontate con assoluta serietà da parte di tutti, ma sempre con spirito giocoso ed amichevole.
Un’opportunità di formazione culturale e personale che si è rivelata, sotto ogni aspetto, unica e della quale ringraziamo, in particolare, il Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Messina, Delegato alla Scuola Forense, avv. Aurelio Maiorana che, con lungimiranza e grande intuito, ha voluto credere in noi e concederci l’onore di rappresentare, oltre i confini della Sicilia, la nostra scuola.
Un immenso grazie va agli avv.ti Frida Simona Giuffrida e Laura Scolaro, nostre “tutor” in questo intenso percorso: con infinita disponibilità e devozione ci hanno accompagnato giorno dopo giorno, rendendoci forti nel gareggiare, entusiasti di fronte alla possibilità di vincere, e diventando, per noi, esempio umano e professionale.
Dare spazio e valorizzare iniziative di questo genere, che rappresentano momenti di formazione indispensabili per i giovani colleghi che si avvicinano alla professione di avvocato, è stato, a nostro avviso, un atto lodevole dell’intero Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina e del suo Presidente, avv. Vincenzo Ciraolo nei cui confronti ci sentiamo immensamente grati per avere reso possibile questa esperienza.
Frida Simona Giuffrida e Laura Scolaro
1 commento
LA Scuola Forense dell’Ordine degli Avvocati di Messina si è sempre distinta, sin dai tempi della Presidenza Marullo, l’ho sempre detto, in ogni luogo ed oggi prosegue nel camminio della preparazione accurata dei giovani Colleghi che rappresentano il futuro della nostra avvocatura.Tempo addietro, quando ero all’Unione delle Camere Penali Italiane, un bel giorno lessi una relazione al CNF, a firma dell’Avv. Ferdinando Amata, gia’ responsabile della Scuola Forense e rimasi molto colpito per l’attività che svolgeva; Ferdinando mi rispose: sai, Caro Filippo, preferisco anche scrivere e lasciare traccia della nostra Scuola Forense e di cio’ che facciamo.Molto ha fatto anche il successivo Responsabile Avv. Paolo Vermiglio che ha saputo mantenere la testa alta della Scuola ed infine, dulcis in fundo, il Consigliere Avv. Aurelio Maiorana che, a mio avviso, farà una grande Scuola Forense, ne sono certo, specialmente, per la sua esperienza associativa.
Bravissimi ai nostri giovani Colleghi, li conosco personalmente, che si sono distinti egregiamente.
Cari saluti a Tutti, Filippo Mangiapane