Lo sport femminile e il professionismo negato. Di questo si è discusso ieri al Dipartimento cultura e servizi del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Messina con Laura Santoro, componente del collegio di garanzia del Coni e professore ordinario di diritto privato e di diritto sportivo all’Università di Palermo;
Silvia Bosurgi, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene (2004) e docente di sport individuali (attività natatorie) e Angela Busacca, professore aggregato di diritto privato e docente di diritto sportivo all’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
“L’impegno per le pari opportunità a Messina – ha evidenziato il consigliere per le pari opportunità Isabella Celeste – è nato molto prima della nuova legge professionale, già nel 2002. Siamo stati precursori in questa direzione insieme ai colleghi di Bari. La battaglia per le pari opportunità e contro ogni forma di discriminazione deve cominciare nelle famiglie – ha evidenziato. Se cominciamo dall’educazione dei nostri figli forse tra vent’anni vivremo in una società migliore”.
L’evento, moderato dal delegato alla formazione, avv. Giovanni Villari, è stato occasione per presentare “Siamo tutti parte”, campagna di sensibilizzazione dell’Ordine degli avvocati di Messina contro ogni forma di discriminazione.
A questa campagna è dedicato tutto il piano dell’Offerta formativa del Consiglio per il 2017 che vede dei focus specifici sulle varie discriminazioni di genere.
Il presidente dell’Ordine, Vincenzo Ciraolo, ha liberato un palloncino rosso. Il primo, simbolicamente, contro la discriminazione nello sport femminile. Nei successivi eventi verranno liberati altri palloncini, uno per ogni forma di discriminazione.
Video di presentazione delle campagna contro tutte le discriminazioni “Siamo tutti parte”
Loredana Bruno