Si è svolto lo scorso 8 marzo c.a., presso la sala convegni del Consiglio dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili, l’evento formativo dal titolo “PROFESSIONISTI A CONFRONTO IN OTTICA DI GENERE”, organizzato dal locale Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, con la partecipazione del Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Messina e l’Associazione Italiana dei Giovani Avvocati sezione di Messina. Il tema del convegno, non a caso organizzato il giorno della Festa della Donna, aveva lo scopo di analizzare diversi aspetti delle condizioni della donna nel mondo del lavoro: l’accesso, la sicurezza, gli incentivi, ma anche le difficoltà legate a fenomeni di discriminazione ed emarginazione come il mobbing.
Dopo i saluti iniziali del Presidente dell’ODCEC, Dott. Enrico Spicuzza, delle consigliere dell’ODCEC, Dott.ssa Maria Eugenia Orlando e Dott.ssa Rosaria Mammoliti, del Consigliere dell’Ordine degli avvocati, Avv. Maria Isabella Celeste, del Presidente dell’AIGA, Avv. Antonino De Francesco, si è dato inizio al dibattito che ha avuto come protagonisti i dottori commercialisti e gli avvocati a confronto.
Impegnate al tavolo dei relatori, forse casualmente tutte professioniste Donne, la Dott.ssa Maria Cammaroto che si è occupata del tema della sicurezza sul posto di lavoro, le Avvocate Frida Simona Giuffrida e Tatiana Liuzzo Scorpo, che si sono occupate del fenomeno mobbing rispettivamente dal punto di vista civile e penale, la Dott.ssa Maria Barbara Amodeo che ha esposto le novità in tema di finanziamenti alla imprese e la dott.ssa Vincenza Raffa che invece ha trattato il tema delle nuove assunzioni, incentivi ed agevolazioni.
Nella giornata internazionale della donna, le professioniste, hanno ricordato le conquiste sociali, economiche e politiche della donna, evidenziando allo stesso tempo come, la donna, ancora oggi, sebbene abbia le stesse competenze, gli stessi ruoli e le stesse capacità degli uomini, è sottoposta a vessazioni continue, ordinarie ingiustizie e discriminazioni, che si manifestano soprattutto in ambito lavorativo.
In particolare L’avv. Frida Simona Giuffrida, Past President Sez. Aiga di Messina e l’avv. Tatiana Liuzzo Scorpo, Consigliere Sez. Aiga di Messina, si sono soffermate sulle conseguenze psicologiche e giuridiche derivanti dal c.d. “mobbing da lavoro”, ossia quella condotta del datore di lavoro, tenuta nei confronti del lavoratore, che si concretizza in sistematici e reiterati comportamenti ostili che finiscono per assumere forme di prevaricazione o di persecuzione psicologica, da cui può conseguire la mortificazione morale e l’emarginazione del dipendente, con effetto lesivo del suo equilibrio e del complesso della sua personalità, legittimando la vittima a proporre azione di risarcimento danni, la cui prova però risulta molto difficile, tanto da scoraggiare iniziative in tal senso.
Le giovani legali hanno sottolineato come la mancanza di attenzione dal parte del nostro legislatore sul fenomeno mobbing, che oramai è pratica purtroppo assai diffusa, e l’inesistenza di una figura autonoma che disciplini la fattispecie del mobbing, sia in ambito civile che penale, costringe i giudici a ricorrere a normative già codificate nelle quali far rientrare le fattispecie, con il rischio che la condotta illecita del mobber resti impunita. Le Avvocate hanno, inoltre, rammentato che il mobbing non è un fenomeno che vede come vittime esclusivamente le donne, ma statisticamente sono le donne maggiormente vittime di pressioni sessuali da parte del datore di lavoro o del superiore gerarchico. La lettura di alcuni passi del libro “Toglimi le mani di dosso”, autrice una giornalista, che dietro lo pseudonimo di Olga Ricci, racconta la propria storia, vittima di richieste sessuali da parte del suo caporedattore, tra il silenzio e l’omertà delle colleghe che avevano subito lo stesso trattamento, hanno lasciato la sala tra lo stupore e lo sconcerto.
Le due professioniste, hanno concluso auspicando che il nostro legislatore introduca, quanto prima, una norma innovativa in materia di mobbing che garantisca una tutela a 360° del lavoratore, a prescindere dal sesso del carnefice e della vittima. Sarebbe necessario, esortano le legali messinesi, che si riesca a fare rete, anche all’interno delle aziende, con progetti tesi all’ascolto e al supporto delle vittime e che queste condotte, non solo vengano prevenute, ma anche punite severamente.
Alla fine dell’incontro, atteso il successo di partecipazione, avvocati e commercialisti si sono dati appuntamento per prossimi eventi da organizzarsi in sinergia sempre in ottica di confronto e crescita interdisciplinare.
Simona Giuffrida e Tatiana Liuzzo