“Su quella maledettissima scaletta era molto bello tutto…e io ero grande con quel cappotto, facevo il mio figurone e non avevo dubbi, era garantito che sarei sceso…non c’era problema.
Col mio cappello blu…
Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino…
Primo gradino, secondo gradino…terzo gradino…
Primo, secondo…
Non è quello che vidi che mi fermò ma quello che non vidi…
Ma le vedevi le strade?
Anche solo le strade ce n’era a migliaia …come fate voi a sceglierne una, a scegliere una donna, una casa, una terra che sia solo vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire”
Arriva sempre un momento della vita nel quale ci troviamo esattamente come Novecento, il protagonista dell’omonimo romanzo di Alessandro Baricco magistralmente trasposto cinematograficamente nella “leggenda del pianista sull’Oceano” di Giuseppe Tornatore.
Tutti noi con il nostro impermeabile davanti a una scacchiera che ci offre infinite possibilità di scelta e che, mossa dopo mossa, passo dopo passo segna e costruisce la nostra vita e il nostro futuro.
La prima volta nella quale la vita ci porta a scendere quella scaletta è forse quella nella quale scegliamo il percorso di studi universitario da fare.
La prima scelta davvero nostra (nella scelta delle scuole superiori… diciamo la verità…siamo ancora troppo piccoli!).
Per questo il protocollo d’intesa siglato tra il liceo classico Francesco Maurolico e l’Ordine degli avvocati di Messina rappresenta una grande opportunità per i ragazzi del Maurolico che hanno aderito al progetto e che avranno un percorso di 200 ore per capire “cosa vogliono fare da grandi”
Per loro venerdì scorso si sono aperte le porte di Palazzo Piacentini. Ad accoglierli il Presidente del Tribunale, Antonino Totaro, il presidente della Corte d’Appello di Messina, Michele Galluccio e il presidente dell’Ordine degli avvocati di Messina.
“Avete una grande opportunità – ha evidenziato Ciraolo – una opportunità che prima per gli studenti come voi non c’era. Potete camminare nei corridoi del tribunale, frequentare i nostri studi legali, seguire dal vivo un processo e capire se questo è un mestiere che vi può piacere fare da grandi. E chissà che magari questo percorso non sia determinante per quello che sceglierete di fare in futuro”. Così anche il delegato alla comunicazione dell’Ordine degli avvocati di Messina, Massimo Rizzo, che sta seguendo il progetto insieme con la collega Isabella Barone: “credo che il mondo nel quale viviamo sarebbe un mondo migliore se ciascuno nella vita facesse ciò per cui nutre passione. Se anche uno di voi si innamorerà di questo mestiere in questo percorso che faremo insieme vorrà dire che avremo raggiunto l’obiettivo e, in ogni caso, avremo dato un contributo a farvi scegliere in modo più consapevole”.
Nel percorso formativo di circa 200 ore i ragazzi avranno la possibilità di simulare un processo vestendo i panni delle varie figure chiave, di approfondire alcune tematiche giuridiche particolarmente rilevanti per loro come il cyberbullismo, la comunicazione in rete e i reati informatici e anche di far visita al Ris di Messina.
E chissà che magari, quando anche loro come Novecento si troveranno sulla scala…bellissimi nel loro impermeabile e il cappello blu in testa…non la percorrano correndo forte per imboccare la via del diritto.
Loredana Bruno
