Il presidente dell’Ordine degli avvocati di Messina, Vincenzo Ciraolo, sarà tra i 400 avvocati italiani che dal 18 al 21 maggio, riapriranno l’hotel Imperial di Sousse, in Tunisia, a quasi due anni dall’attentato che costò la vita a 38 turisti, come segno di protesta contro ogni forma di terrorismo e a sostegno dei diritti e della libertà.
“Il Mediterraneo deve essere luogo di pace e non di morte. Contro il terrorismo a tutela della democrazia, dei diritti e della libertà che abbiamo faticosamente conquistato – dichiara Ciraolo – sarò presente a Sousse come presidente dell’Ordine degli avvocati di Messina, quale delegato dell’Organismo Congressuale Forense del cui direttivo faccio parte e, non ultimo, come libero cittadino. Insieme ai miei colleghi che arriveranno numerosi da ogni parte d’Italia, voglio manifestare solidarietà alla Tunisia dove, dopo quell’attentato, il turismo ha fatto registrare un netto calo, ma soprattutto per dire a testa alta che noi non abbiamo paura.
In questi anni abbiamo visto susseguirsi una serie di attentati dove sono morti giovani, uomini, donne, bambini innocenti a causa di un terrorismo che ha come obiettivo quello di destabilizzarci, minare le nostre certezze, renderci insicuri a casa nostra.
Quello a Sousse fu un attacco preciso effettuato allo scopo di ferire a morte la giovane democrazia tunisina della “rivoluzione dei gelsomini” e togliere speranza a un intero Paese.
Per questo l’Avvocatura ha scelto Sousse e per questo riapriremo simbolicamente l’hotel Imperial perché insieme, tutti insieme, vogliamo gridare forte a sostegno dei diritti e delle libertà.
Rivolgo un invito a tutti i miei colleghi e ai miei concittadini a venire anche loro in Tunisia perché la libertà e la democrazia vanno difese e, a noi più che ad altri, spetta il compito di farlo dentro e fuori dal tribunale”.
“Il Mediterraneo deve essere luogo di pace e non di morte. Contro il terrorismo a tutela della democrazia, dei diritti e della libertà che abbiamo faticosamente conquistato – dichiara Ciraolo – sarò presente a Sousse come presidente dell’Ordine degli avvocati di Messina, quale delegato dell’Organismo Congressuale Forense del cui direttivo faccio parte e, non ultimo, come libero cittadino. Insieme ai miei colleghi che arriveranno numerosi da ogni parte d’Italia, voglio manifestare solidarietà alla Tunisia dove, dopo quell’attentato, il turismo ha fatto registrare un netto calo, ma soprattutto per dire a testa alta che noi non abbiamo paura.
In questi anni abbiamo visto susseguirsi una serie di attentati dove sono morti giovani, uomini, donne, bambini innocenti a causa di un terrorismo che ha come obiettivo quello di destabilizzarci, minare le nostre certezze, renderci insicuri a casa nostra.
Quello a Sousse fu un attacco preciso effettuato allo scopo di ferire a morte la giovane democrazia tunisina della “rivoluzione dei gelsomini” e togliere speranza a un intero Paese.
Per questo l’Avvocatura ha scelto Sousse e per questo riapriremo simbolicamente l’hotel Imperial perché insieme, tutti insieme, vogliamo gridare forte a sostegno dei diritti e delle libertà.
Rivolgo un invito a tutti i miei colleghi e ai miei concittadini a venire anche loro in Tunisia perché la libertà e la democrazia vanno difese e, a noi più che ad altri, spetta il compito di farlo dentro e fuori dal tribunale”.
Chi fosse interessato può acquisire informazioni qui.
Loredana Bruno
