Il Blog dell'Ordine degli Avvocati di Messina

La Sicilia vetrina del gusto. A Messina vince il “glocal” sul global

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Il 10 Ottobre oltre 1000 persone hanno partecipato a Bruxelles all’evento “L’Europa del Gusto scoprire la Sicilia attraverso le sue eccellenze”, organizzato dalla Parlamentare Europea Michela Giuffrida, con la partecipazione del Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, il vicepresidente della commissione Agricoltura Paolo De Castro ed il Parlamentare Europeo Gianni Pittella.
La Sicilia ha avuto un’eccezionale vetrina a Bruxelles, dove un parterre d’eccezione presso il Parlamento Europeo ha avuto la possibilità di conoscere le sue tipicità.
Un pezzo di Sicilia si è dunque spostato al Parlamento Europeo.
Obiettivo: sottolineare la necessità che le politiche agricole europee prestino maggiore attenzione alle diverse tipicità regionali, che devono avere un posto d’onore nelle politiche commerciali dell’Unione Europea.
Nel primo semestre del 2017 il nostro agroalimentare ha fatturato un export di 882 milioni di euro, in crescita rispetto al 2016 (865 milioni).
I piccoli produttori siciliani sanno di poter contare nelle competizioni di mercato, più sulla qualità che sulla quantità.
Per questo, grazie anche alla tutela che i marchi europei ci offrono, si deve perseguire più che il global, il concetto di glocal, segmento ormai consolidato che già fa volare le nostre esportazioni. Esempi ne sono il marchio igp per l’olio d’oliva siciliano e, ci si augura a breve, il marchio igp per il cioccolato di Modica.
Dall’Europa a Messina la via siciliana del glocal, anziché del global, è dimostrata dal successo dello Street Food Fest, che non è stato solo un successo organizzativo e di afflusso di persone; infatti il successo è stato anche quello dei nostri prodotti, dei nostri imprenditori ed operatori del settore.
C’è un filo conduttore che si srotola da qualche anno a Messina e non si ferma; i locali di ristorazione del centro città; quelli dell’estate messinese lungo la riviera ed a Torre Faro; quelli meno noti della zona sud; tutti fanno rivivere una ristorazione di qualità, di eccellenza.
Vi saranno i soliti detrattori; quelli seduti in poltrona che amano distruggere anziché costruire; ma non importa; i nostri figli non li stanno più a sentire; la città di Messina può rinascere anche sui prodotti di eccellenza del settore agro-alimentare e sulla ristorazione.
Perché non poter pensare che nei prossimi anni altri prodotti di eccellenza della provincia messinese potranno essere presenti nel fatturato delle esportazioni nel resto del mondo?
Diamo fiducia, oserei dire carta bianca, ai nostri imprenditori e produttori del settore agro-alimentare; ai nostri ristoratori, pasticcieri, cuochi ( e ve ne sono di eccellenza, a prescindere dalle stelle, spesso di latta….) e pubblicizziamo lo  Street Food Fest per farlo crescere, anche come vetrina eno-gastronomica di eccellenza dei nostri prodottì, offrendogli più spazi urbani della città, aiutati anche dai nostri architetti, per poter offrire uno spettacolo unico, perché no, anche utilizzando spazi fronte mare; la politica locale, presente e futura, facendo ponte con quella europea, e le organizzazioni di categoria, in questa occasione la Confesercenti, (che ha dimostrato di saper organizzare un evento come se fossimo a Milano, anzi meglio, perché il cuore era meridionale……), dovranno continuare a fare la loro parte, perché hanno il dovere di  aiutare a far crescere, agevolando la costituzione di sistemi associativi e reti di imprese, ed a far diventare economicamente stabili e forti, gli imprenditori del settore; la via  principale è quella di puntare proprio sulle esportazioni di qualità, sul successo del “glocal” Siciliano;  (allo Street  Food Fest si sono  assaporati prodotti della tradizione messinese e siciliana  che, senza esagerare, possiamo affermare di non essere secondi a nessuno); c’è una  domanda con cui  concludo, pensando ai giovani messinesi che studiano nelle Scuole Superiori e  nelle Università Cittadine, ed a quelli  che già studiano in altre parti d’Italia ed all’estero, quella domanda che si faceva Anna,  la protagonista del film  “Acciaio”:
Dicono che per noi giovani qui non ci sia futuro, che non ci siano possibilità, che tutto sia in mano ai vecchi. Mi chiedo perché il futuro deve essere sempre altrove…..da un’altra parte.”

 

Gaetano-De-Salvo
Gaetano De Salvo

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