Il Blog dell'Ordine degli Avvocati di Messina

Francesco Saporito, ospite della rassegna letteraria “racconti di vita” curata dall’Ordine degli avvocati di Messina. “A me musica è na Singer”

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Marco Polo, 78. A me musica è na singer”, la raccolta di poesie di Francesco Saporito è stata protagonista, ieri pomeriggio nell’aula magna della Corte d’Appello di Messina, del secondo appuntamento con la rassegna “Racconti di vita” curata dall’Ordine degli avvocati.
In via Marco Polo numero 78, abitavano i nonni di Francesco. A quella via, a quella casa, al suono della Singer con la quale sua nonna cuciva sono legati i suoi ricordi d’infanzia.
Francesco Saporito, commercialista di Patti, 47 anni, ha scoperto nel 2013 di essere affetto da SLA. Una malattia neurodegenerativa per la quale non esiste ad oggi una cura efficace. Da quel momento ha cominciato a guardare il mondo con occhi nuovi. Non si è abbattuto, mai. Si è aggrappato alla vita con le unghie e con i denti. Ha scoperto la passione per la poesia.
Ha pubblicato nel 2016 la sua prima raccolta “SLA…nci”, edita da Pungitopo, per fissare su carta i suoi ricordi, le immagini di una vita e, soprattutto, con un obiettivo ben preciso: dare il proprio contributo alla realizzazione di una terrazza attrezzata nel CENTRO SLA di Mistretta, il centro nel quale è stato ricoverato per la prima volta cinque anni fa, quando ha scoperto che la sua vita stava per cambiare.
Il ricavato dei suoi libri infatti è interamente destinato ad associazioni che si occupano di ricerca sulla SLA e a centri specializzati nell’assistenza e nella cura delle persone con malattie neuromuscolari.
A salutare Francesco, che ieri è intervenuto in collegamento Skype, c’erano il presidente dell’Ordine Vincenzo Ciraolo, il delegato alla formazione, Giovanni Villari, l’assessore alle politiche sociali, Nina Santisi, il responsabile del centro SLA di Mistretta, Paolo Volanti e il medico e scrittore Giuseppe Ruggeri che ha evidenziato la straordinaria intensità delle poesie dell’autore.
E poi c’era l’avvocato Carmen Agnello, il gancio di Francesco per l’evento in Corte d’Appello.
Francesco è riuscito a scrivere questa seconda raccolta grazie all’Etran, un foglio di plastica trasparente nel quale le lettere sono raggruppate in quattro quadranti. Lui fa scorrere i suoi occhi su quelle lettere e dà vita alle parole, che danno corpo alle sue poesie.
La rassegna “racconti di vita” ha come obiettivo quello di narrare storie di coraggio, riabilitazione e rieducazione. Storie di chi lascia il proprio paese, di chi scappa dalla guerra e di chi, come in questo caso, combatte contro la malattia e ci dimostra quanto la mente sia capace di volere e di volare oltre il corpo e la fisicità.

loredana bruno
Loredana Bruno

 

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