Il sindaco Cateno De Luca questa mattina è stato in visita a Palazzo Piacentini insieme con il vicesindaco Salvatore Mondello e gli assessori Dafne Musolino e Alessandra Calafiore. Ha incontrato il Presidente della Corte di Appello, Michele Galluccio e il presidente dell’Ordine degli avvocati, Vincenzo Ciraolo. Al centro dell’incontro la necessità e urgenza di rimettere in piedi l’iter per la realizzazione del nuovo Palazzo di Giustizia.
“La realizzazione del secondo palazzo di Giustizia – ha evidenziato il sindaco – è uno degli obiettivi principali del nostro programma amministrativo. Valuteremo tutte le soluzioni e poi decideremo la migliore e la più veloce. E’ assurdo – ha aggiunto – che il Comune in passato si sia spogliato della progettazione e dell’appalto di questa opera fondamentale rischiando di perdere un finanziamento di 15 milioni di euro già stanziati”.
“Negli ultimi 30 anni – ha sottolineato Galluccio – le varie amministrazioni non hanno mai voluto intervenire concretamente nonostante da tempo lanciamo l’allarme su criticità gravi che riguardano molti nostri uffici giudiziari. E’ inaccettabile che continuiamo a pagare oltre un milione e cinquecento mila euro di affitto l’anno quando invece ci sono alternative percorribili a portata di mano”. A porre l’accento sulla necessità di stringere i tempi per la realizzazione del secondo Palazzo di Giustizia anche il Presidente dell’Ordine degli avvocati, Vincenzo Ciraolo. “Si deve agire subito- ha evidenziato Ciraolo- per evitare che i 15 milioni di euro stanziati vengano dirottati altrove come troppo spesso è accaduto. Non possiamo più permetterci di pagare affitti così esosi e non accetteremo soluzioni tampone. A nostro avviso l’unica strada percorribile è quella di realizzare la cittadella Giudiziaria nei locali dell’ex ospedale militare di Viale Europa”.
Dopo l’incontro il sindaco ha deciso, nelle more di una soluzione definitiva, di destinare l’ingegnere Armando Mellini a Palazzo Piacentini per fare immediatamente una valutazione strutturale delle condizioni dell’edificio.
Loredana Bruno