“Decadenze e onere di impugnazione nel processo del lavoro” se ne è discusso il 29 marzo scorso all’incontro di formazione nell’ambito del POF 2019 coorganizzato dall’Ordine degli Avvocati di Messina con AGI, curato da Aurora Notarianni.
Dopo i saluti del Presidente dell’Ordine – avv. Vincenzo Ciraolo -, sono intervenuti in qualità di relatori Massimiliano Marinelli, docente di diritto del lavoro presso l’Università di Palermo, Antonella Ciriello, Consigliere di Cassazione, Loredana Zappalà, docente di diritto del lavoro presso l’Università di Catania, Lorenzo Dentici, docente di diritto del lavoro presso l’Università di Palermo, e Francesca Chietera, avvocato giuslavorista del Foro di Matera
Il pomeriggio di studio, che si è svolto in un’aula gremita di colleghi, ha consentito di esaminare il sistema delle decadenze introdotto dal Collegato lavoro alla luce delle più recenti interpretazioni offerte dalla giurisprudenza di legittimità e di merito, in merito a una formulazione dell’articolato normativo non del tutto chiaro che rende ragione di molteplici incertezze in ambito applicativo, ancor più gravi nella misura in cui possono pregiudicare l’effettività delle tutele dei lavoratori.
Molteplici le suggestioni, come anche le soluzioni offerte alle possibili problematiche operative, specie con riferimento al trasferimento di azienda, e alla impugnazione dei contratti a termine. Molto apprezzato anche il tentativo teorico – allo stato seguito dalla sola Corte di Appello di Catania – di sottrarre al condizionamento dei termini di decadenza le domande dirette a fare valere la discriminatorietà della condotta datoriale non già in via ordinaria, ma ricorrendo a procedimenti appositamente dedicati a tal riguardo.
Ha concluso i lavori Federico Putaturo Donati, docente di diritto del lavoro presso l’Università di Napoli autore di una recente pubblicazione edita da ESI nel 2018.
L’autore ha rimarcato la importanza cruciale del tema della decadenza nella disciplina dei rapporti di lavoro perché consente di ricostruire, e addirittura di misurare, i livelli di tutela del lavoro subordinato (nonché di rapporti affini) unitamente ai processi evolutivi riscontrabili nel nostro ordinamento giuridico, anche in raffronto con quelli dei paesi dell’Unione Europea.”
Decadenze e onere di impugnazione nel processo del lavoro
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