Nell’affascinante scenario dello stadio “Franco Scoglio” la polisportiva forense Zancle del presidente Pietro Ruggeri, il 15 ottobre scorso, ha centrato il terzo successo della sua storia e, battendo 3 a 1 l’ostico Trani lex, ha vinto anche la prima supercoppa italiana forense.
I neo campioni d’Italia hanno così strappato il trofeo ai vincitori della Supercoppa nel 2015.
La partita si è aperta con un minuto di silenzio e i biancoscudati della Zancle sono scesi in campo con il lutto al braccio per onorare la memoria della collega Laura Autru Ryolo, prematuramente scomparsa.
L’equilibrio si è rotto al 15′ del primo tempo: su uno spiovente dalla destra si avventa Galletta che sfrutta un’incertezza del portiere e deposita in rete. Il raddoppio al 20′: Caminiti lancia a occhi chiusi sulla destra e Miserendino incorna in rete.
I biancoscudati si rilassano sul doppio vantaggio e il Trani si fa pericoloso ma Cecere, splendido fuori quota della Zancle, per due volte con due uscite delle sue, chiude la porta agli aventi pugliesi.
Terzo gol al 10′ della ripresa con una bella azione: Caminiti nello spazio per Lombardo, che entra in area dalla destra e crossa rasoterra sul secondo palo dove il neo entrato Di Dio deve solo appoggiare in rete.
Nel finale qualche minuto in campo anche per mister Tierno e per l’eterno Scimone.
A 5′ dalla fine, Pizzolorusso su rigore segna il gol della bandiera.
Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati, in persona del tesoriere Paolo Vermiglio, per tributare i meritati onori ai suoi atleti, ha organizzato la cerimonia di consegna ai consiglieri, da parte della forense Zancle, di una maglia commemorativa autografata da tutti i membri della squadra.
La partita si è svolta a conclusione di una giornata di attività organizzate dalla polisportiva forense Zancle, il cui scopo statutario non è solo ludico-sportivo ma anche culturale.
I lavori sono cominciati alle 930 con il convegno “Avvocatura e diritti umani”. Un convegno nel corso del quale si è approfondito il tema, purtroppo sempre attuale, del ruolo dell’avvocatura nella lotta alle persecuzioni razziali.
Dopo i saluti dell’avv. Giovanni Villari, in rappresentanza dell’Ordine, sono intervenuti: il dott. Francesco Magno, con una interessante relazione basata su documenti inediti da lui rinvenuti presso l’archivio centrale dello Stato e l’archivio dell’Ordine degli avvocati di Verona; l’avv. Giuseppe Mastrangelo, direttore della scuola forense di Cosenza e organizzatore del Campionato Nazionale Forense; il dott. Nuccio Anselmo, caporedattore della Gazzetta del Sud che ha illustrato ai presenti i più recenti fatti di cronaca con preciso e puntuale riferimento ai verbali di udienza dei processi contro gli “scafisti”.
In chiusura è intervenuto l’avv. Alessandro Billè, vice presidente della polisportiva Zancle.
Pietro Ruggeri