Il Blog dell'Ordine degli Avvocati di Messina

L’amicizia ai tempi di Facebook.

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L’amicizia è il sentimento più bello. I parenti li sceglie il destino e te li ritrovi nella tua vita, a volte come protagonisti indesiderati. Persino l’amore (inteso come amore di coppia) intriso com’è di passionalità, subisce l’irrazionalità di due ego che scelgono di condividere la vita o parte di essa, spesso subendo supinamente l’accadimento degli eventi.
L’amico, invece, lo scegli di istinto, lo supporti, lo sopporti, ci dividi gioie e dolori, lo insulti e ti perdona, ti ferisce e lo perdoni, condividi lacrime e risate, segreti e passioni, progetti e delusioni, senza troppe parole, con uno sguardo di intesa o con un abbraccio.
Da tutto questo Facebook è estraneo: è solo la vetrina vacua dove ogni tanto decidiamo di esporci. È lo sfogatoio dei leoni da tastiera, l’esteriorizzazione dei sentimenti di chi sentimenti non ha, la bacheca della vita di chi vita non ha.
Ma non è reale, non è la vita. L’amicizia reale è vita, per la vita. Qualcuno ha detto che gli amici sono quelli che ti aiutano a rialzarti, quando le altre persone neanche sapevano che eri caduto.


Per questo mi ha colpito l’immagine di Paul Michael Glaser che spinge la carrozzella di David Soul. Gli indimenticati protagonisti di Starsky &Hutch, telefilm cult degli anni 70/80, amici oltre il copione, sulla scena della vita. Quante donne avranno avuto, quante avventure avranno vissuto, quante corse con l’auto, quante risate e quante lacrime. E oggi Starsky che spinge Hutch in carrozzella è l’icona della loro amicizia, dell’Amicizia.

Con animo fraterno

 

 

Massimo-Rizzo
Massimo Rizzo

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