Il Blog dell'Ordine degli Avvocati di Messina

Cyberbullismo, cyberterrorrismo. La summer school dedicata al mondo dei media per “guidare” gli avvocati a muoversi in un mondo che cambia.

0

Poche settimane fa la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge sul contrasto al cyberbullismo.
Il provvedimento introduce nel nostro ordinamento la definizione legislativa di bullismo telematico inteso come “ogni forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto o furto di identità realizzata sul web a danno di minori” e prevede la possibilità per i minori che ne siano vittima di agire direttamente. In sintesi i ragazzi maggiori di 14 anni, vittime di cyberbullismo, potranno chiedere al gestore del sito l’oscuramento o la rimozione dell’aggressione on line. Nel caso in cui il gestore ignori l’allarme, insieme con i genitori, potranno rivolgersi al Garante per la Privacy che entro 48 ore dovrà intervenire. Prevista inoltre, come per lo stalking, la “procedura di ammonimento” per i bulli.

Questa legge è stata definita un “primo passo necessario” di disciplina della materia ed è importantissima anche se c’è ancora tanto da fare. A livello normativo, infatti, il nostro Paese è ancora a un livello elementare di prevenzione in relazione per esempio a un altro fenomeno purtroppo dilagante: il cyber terrorismo.
Su questo fronte molto attivi appaiono gli Stati Uniti che hanno istituito una vera e propria cyber force (U.S. Cyber Command), con cyber warriors addestrati su: protezione di information networks del dipartimento della Difesa; supporto per combatant commands e difesa dello Stato. Dal canto suo anche l’Unione Europea ha prestato attenzione al fenomeno: da una parte ha richiesto a tutti gli Stati membri di rendere punibile come atto terroristico qualsiasi attacco a information systems; dall’altra ha affrontato il tema del cyber crime e cyber terrorism da un punto di vista legale (European Cybercrime Centre, fondato nel gennaio 2013). All’interno del sistema ONU, poi, la cyber security è regolarmente riconosciuta come caratteristica centrale sulla quale costruire le priorità per la sicurezza internazionale.

Facile comprendere dunque come la riflessione sui rischi connessi all’utilizzo dei mezzi di comunicazione social e sulla possibilità di restrizioni e controlli sugli stessi al fine di prevenire anche attentati terroristici, sia necessaria e indefettibile e debba coinvolgere qualunque soggetto utente del web, ma in particolar modo gli esperti del settore, primi tra tutti gli avvocati, che devono conoscere le nuove frontiere del diritto nell’ambito delle quali muoversi per tutelare i propri assistiti.
Per questo l’Ordine degli avvocati di Messina ha deciso di dedicare la summer school del 2017 al diritto dei media, consapevole della necessità di aggiornare in merito alle nuove norme di disciplina del settore per creare profili professionali capaci di affrontare le nuove sfide e le nuove “insidie” connesse con l’evoluzione tecnologica e alle quali non possiamo permetterci di arrivare impreparati.

 

 

simona-raffaele
Simona Raffaele

 

alessandra-cortese
Alessandra Cortese

 

Condividi

Lascia un commento