Si è concluso con la simulazione di un processo, nell’aula Magna della Corte d’Appello del tribunale di Messina, il percorso di alternanza scuola lavoro degli studenti del liceo classico Francesco Maurolico.
Davanti a un pubblico d’eccezione composto, oltre che dai loro compagni anche dalla dirigente scolastica Giovanna De Francesco e dal loro tutor prof. Filippo Alessi, dal presidente del tribunale Antonino Totaro, dal presidente della Corte d’Appello Michele Galluccio, dal procuratore generale Vincenzo Barbaro e dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati, gli studenti hanno dato prova delle competenze acquisite in un anno di lavoro affrontando tre casi sottoposti al loro esame e relativi a reati di ampia diffusione (detenzione di stupefacenti, guida in stato di ebrezza ed estorsione a seguito di furto di un motorino). “Obiettivo di questo percorso che abbiamo sostenuto con entusiasmo – ha dichiarato il vicepresidente dell’Ordine degli avvocati Fabrizio Gemelli – è trasmettere la passione per il nostro mestiere e far acquisire ai ragazzi la consapevolezza che il diritto non è solo qualcosa di teorico che si studia sui libri ma ha una applicazione concreta nella nostra vita di tutti i giorni e la condiziona, anche quando non ce ne accorgiamo”.
“La bellezza di chi fa del Diritto il proprio mestiere – ha aggiunto il presidente del tribunale Antonio Totaro – qualunque sia il ruolo processuale che si interpreta sta proprio in questo: nella necessità di ragionare costantemente, porsi una questione e provare a risolverla trovando tra tante soluzioni possibili quella più ragionevole”.
“Non sempre la verità processuale – ha sottolineato il procuratore generale Vincenzo Barbaro – corrisponde a quella reale, ma scopo del processo è quello di farle coincidere il più possibile”. Perché ciò accada è fondamentale la presenza di tutte le tre figure del processo “ciascuno nel proprio ruolo – ha dichiarato il consigliere dell’Ordine Isabella Barone, responsabile del progetto seguito anche dai consiglieri Massimo Rizzo ed Elena Florio – giudici, pm e avvocati sono fondamentali, per raggiungere questo obiettivo”.
Gli studenti hanno affrontato la prova di oggi con disinvoltura e competenza. “Si vede che c’è stato un grande lavoro di preparazione frutto dell’impegno vostro e di chi vi ha seguiti con passione – ha dichiarato il presidente della Corte d’Appello, Michele Galluccio, che ha preseduto oggi i collegi giudicanti della simulazione. L’auspicio è che, attraverso questa esperienza, qualcuno venga a frequentare tra qualche anno le aule del nostro tribunale”. Soddisfatta la dirigente scolastica Giovanna De Francesco “quando i percorsi di alternanza scuola lavoro sono fatti seriamente e con professionalità, come in questo caso, sono davvero una grande opportunità per i ragazzi perché in grado di orientarli nelle scelte future e di fare acquisire loro consapevolezza di cosa vorranno fare da grandi”. Hanno partecipato alla simulazione: Vittorio Tumeo, Francesco Scarfì, Nunzio Di Pietro, Giuseppe Fiorentino, Santi Gentiluomo, Cristina Maiorana, Chantal Anastasi, Emanuela Vinci, Chiara Avenoso, Giuliana Tanner, Adriana Ciccolo, Santi Galletta, Gabriele Pantaleo, Giuseppe Starrantino, Maria Giovanna Antillo, Chiara Rizzo, Anna Brigandì, Elena Capillo, Viviana Romeo. Gli studenti sono stati preparati per la simulazione dai praticanti avvocati Claudio Milici, Giuseppe Musolino, Marialaura Magazù, Martina Macrì, Tito Hyerace e dall’avv. Antonino Arena.
Loredana Bruno