Mercoledi 07 febbraio 2018, nell’aula magna della Corte di Appello di Messina, è stato presentato il “Programma per l’offerta formativa 2018 per gli avvocati.
In continuità con la campagna “Siamo Tutti Parte”, che ha visto i professionisti del foro messinese impegnati in un’opera di sensibilizzazione contro ogni forma di discriminazione, è stata presentata la seconda edizione del “corso di alta formazione in Diritto dell’Immigrazione”: 72 ore di lezioni rivolte ad avvocati e praticanti avvocati. Il corso, che inizierà il 09 marzo 2018, si caratterizzerà per il taglio ancor più pratico rispetto alla precedente edizione e per la presenza di nuovi autorevoli relatori, tra i quali anche Alessandra Ballerini, legale italiano della famiglia di Giulio Regeni, il ricercatore assassinato in Egitto. Il corso, presentato nel dettaglio dall’avv. Carmelo Picciotto, esperto in materia, si arricchisce quest’anno di un modulo sugli accordi internazionali in materia di soccorso in mare e di uno sul ricollocamento del migrante verso paesi terzi, con particolare riguardo alla valutazione sulla sicurezza.
Tra gli eventi “satellite” del corso, aperti anche a i non iscritti, il 19 marzo in programma l’”Incontro con i magistrati della Sezione Specializzata Immigrazione”, in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università.
Tra le novità del P.O.F., miranti ad una formazione quanto più professionalizzante, particolare attenzione meritano i corsi sui: “Rapporto di lavoro giornalistico”, “Rapporto di lavoro nella sanità”, “Tutela della proprietà intellettuale e, infine, un mini corso in materia di “Responsabilità professionale medica”.
Le prime due proposte sono state illustrate dall’avv. Aurora Notarianni, Vicepresidente nazionale dell’associazione “Avvocati Giuslavoralisti Italiani”, che ha sottolineato come sia cambiato il concetto di “lavoro” dall’entrata in vigore della Costituzione ad oggi e che, per questo, risulta fondamentale organizzare corsi di approfondimento monotematici. In particolare, con riferimento al mini corso di 10 lezioni sul “Rapporto di lavoro giornalistico”, gli argomenti trattati riguarderanno non soltanto argomenti relativi al rapporto di lavoro in senso stretto (quali, ad es. la subordinazione, l’autonomia, l’indipendenza, la previdenza, lo ius variandi, il lavoro negli uffici stampa) ma anche altri, quali le fake news, l’oblio, le intercettazioni, il reato di diffamazione, il diritto di cronaca e le intercettazioni.
L’offerta formativa 2018 vede protagoniste anche le associazioni forensi che, in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Messina, organizzano annualmente corsi, avviandosi, innovativamente, verso un’avvocatura sempre più qualificata e competitiva. Tra le associazioni più attive, la Camera Minorile di Messina, il cui Presidente, avv. Antonio Centorrino, ha sottolineato il successo dell’edizione 2017 del corso sul diritto penale minorile in tema di “Mafia e Minori – Devianza” e ha anticipato che, a settembre 2018, inizierà un corso in materia di diritto civile minorile, con una lezione introduttiva tra giugno e luglio 2018.
Grazie alla sinergia ed ai rapporti di collaborazione con le associazioni forensi locali e nazionali, è stato presentato dal Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Messina, Domenico Santoro, il ricco calendario degli eventi organizzato dall’Osservatorio Nazionale Diritto di Famiglia – sez. di Messina – per l’anno 2018. Tra gli argomenti di maggiore interesse, che saranno trattati da esperti italiani del settore, ci saranno il tema sulle adozioni “lievi”, quello sul biotestamento, sull’assegno divorzile e sull’accertamento dei redditi occulti ai fini della determinazione dell’assegno di mantenimento.
Mettere al centro della formazione l’avvocato, in una prospettiva di crescita professionale e di funzione sociale, significa anche permettere al professionista di confrontarsi con temi attuali, affinché possa rispondere alle nuove esigenze della collettività. In quest’ottica, si pone l’evento formativo in materia di “Testamento Biologico ed Eutanasia legale”, il convegno “Matrimoni interreligiosi: evoluzioni e problematiche”(il 24.02.2018), l’evento formativo in materia di “Bitcoin” ( il 02.03.2018), un altro ancora in materia di “Omicidio stradale” ( il 14.03.2018).
Al di là del sapere giuridico, il POF 2018 si propone anche di trattare aspetti umani, di approfondire quella “sensibilità” nei confronti dell’”altro” tramite percorsi di versi, parole e poesia. Nasce, così, l’idea di creare una rassegna letteraria, “Racconti di vita”, un appuntamento mensile in cui il professionista ha la possibilità di riflettere su testimonianze di persone che hanno fatto della loro sofferenza una forma di arte. Il 26 febbraio, Francesco Saporito ci parlerà di “Poesia e solidarietà per reagire alla malattia” ed il 26 marzo l’autore Davide Nania presenterà il suo libro “Appunti per un naufragio”.
A concludere la presentazione dell’offerta formativa, la lectio magistralis del prof. Antonio Ruggeri, ordinario di Diritto Costituzionale alla facoltà di Giurisprudenza di Messina, dal titolo “Venti di guerra tra Corte Costituzionale, Corti europee e Giudici comuni”. L’illustre relatore ha spiegato ai presenti le problematiche relative ai rapporti tra il diritto interno ed il diritto sovranazionale, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 269 del 2017. Il Prof. Ruggeri, che si è soffermato, in particolar modo, sui rapporti tra la Corte Costituzionale e la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, ha spiegato che, nell’ipotesi in cui una norma di diritto interno viola norme di diritto europeo prive di effetti diretti, occorre sollevare una questione di legittimità costituzionale, riservata alla esclusiva competenza dell’Organo di controllo della Costituzione, senza delibare preventivamente i profili di incompatibilità con il diritto europeo. Fermi restando i principi del primato e dell’effetto diretto del diritto dell’Unione Europea, occorre prendere atto che, nel caso di violazione dei diritti della persona, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea costituisce parte del diritto dell’Unione, dotata di caratteri peculiari in ragione del suo contenuto di impronta tipicamente costituzionale. I principi e i diritti enunciati nella Carta intersecano in larga misura i principi e i diritti garantiti dalla Costituzione italiana. Pertanto, in tali ipotesi, spetta alla Corte Costituzionale giudicare la legge, sia in base ai parametri europei che alla luce dei parametri di diritto interno, anche al fine di assicurare che i diritti garantiti dalla citata Carta dei diritti siano interpretati in armonia con le tradizioni costituzionali. I Giudici di Palazzo della Consulta ritengono, dunque, che, laddove una legge sia oggetto di dubbi di illegittimità, tanto in riferimento ai diritti protetti dalla Costituzione italiana, quanto in relazione a quelli garantiti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, in ambito di rilevanza comunitaria, debba essere sollevata la questione di legittimità costituzionale. Inoltre, il Prof. Ruggeri, soffermandosi sugli effetti diretti della sentenza n.269 del 2017 relativamente ai rapporti con la Corte di Strasburgo, ha prospettato i possibili scenari che si potranno delineare e di cui si potrà avere contezza soltanto nel futuro.
Alessandra De Luca