Anche il Distretto di Messina ha aderito alla “Giornata della dignità e dell’orgoglio dell’Avvocatura”, indetta dall’Organismo Congressuale Forense che aveva proclamato per oggi l’astensione dalle udienze per gli avvocati.
Un modo per fare “ascoltare la propria voce” alla politica, a dieci giorni dalle elezioni che determineranno chi siederà in Parlamento per i prossimi cinque anni.
Oggi in Corte d’Appello, nel corso dell’incontro moderato dal giornalista Nuccio Anselmo, i presidenti degli Ordini degli avvocati di Messina, Vincenzo Ciraolo, e di Barcellona, Francesco Russo (assente il presidente di Patti per impegni improrogabili), hanno esposto i temi che stanno più a cuore all’avvocatura messinese e chiesto un impegno chiaro su cinque punti:
- riforma della geografia giudiziaria;
- realizzazione del secondo palazzo di giustizia;
- istituzione a Messina di una commissione territoriale per i richiedenti asilo;
- ripristino della sezione territoriale del tribunale delle imprese;
- implementazione delle piante organiche.
In particolare è stata posta l’attenzione sulla necessità di vigilare contro una riforma della geografia giudiziaria che si sta continuando a portare avanti surrettiziamente. “Le prove di questo intento sono evidenti – ha denunciato Ciraolo, anche in qualità di vicepresidente dell’OCF – e vanno dal ddl fallimentare che toglie le competenze ai tribunali per attribuirle alle sedi distrettuali, fino all’ampliamento delle competenze del giudice di pace”.
Quanto alla realizzaIone del secondo palazzo di giustizia, Ciraolo ha chiesto un impegno ai candidati, appena eletti, ad attivarsi per modificarlo perché “ha al suo interno alcune criticità, prima delle quali il fatto che i lavori per la sua realizzazione potrebbero cominciare solo nel 2022”.
Stamattina erano presenti: Massimo Dell’Utri (Noi con l’Italia); Francesco D’Uva (Movimento 5 Stelle); Grazia D’Angelo (Movimento 5 Stelle); Nino Germanà (Forza Italia); Giuseppe Laccoto (Partito Democratico) Pietro Navarra (PD); Gabriele Siracusano (Liberi e Uguali); Gaetano Tirrito (Liberi e uguali); Maria Flavia Timbro (Liberi e uguali); Marina Trimarchi (Noi con Salvini).
Tutti hanno manifestato ampia disponibilità ad instaurare un canale di dialogo costante con l’Avvocatura e hanno garantito, se eletti, di tornare in Corte d’Appello il 26 marzo prossimo per assumere un impegno formale sui temi posti.
Hanno aderito alla giornata, organizzando manifestazioni come quella di oggi a Messina, anche: Ancona, Aquila, Bari, Brescia, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Firenze, Genova, Lecce, Roma, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Trento, Triste.
La giornata fa seguito a quella che si è svolta a livello nazionale a Roma, il 16 febbraio scorso. Al teatro Adriano il direttivo dell’Organismo ha consegnato agli esponenti politici presenti, un disegno di legge elaborato dal CNF nel quale, tra l’altro, si chiede la costituzionalizzazione del ruolo dell’avvocato e la consultazione necessaria della categoria tutte le volte nelle quali occorre mettere mano a riforme nel settore giustizia.
Loredana Bruno