Gli avvocati attori della compagnia “Salvis Iuribus” sono stati ieri al CIRS per consegnare gli incassi dello spettacolo di beneficenza “Ditegli sempre di sì” di Eduardo De Filippo con l’adattamento e la regia di Antonio Lo Presti, messo in scena al teatro Vittorio Emanuele di Messina.
Settemila e cinquecento euro: a tanto ammonta la cifra che l’Ordine degli avvocati è riuscito a donare. “Siamo felici di avere dato il nostro contributo – ha commentato il presidente dell’Ordine, Vincenzo Ciraolo. Sapere che qualche ‘mattone’ di questo edificio, dove da decenni la casa famiglia La Glicine accoglie e cura ragazze madri vittime di violenze e abusi, verrà acquistato grazie a noi ci riempie di orgoglio”.
Si fa più vicino quindi, anche grazie al contributo degli avvocati, l’obiettivo del CIRS di acquistare l’immobile di Monsignor Francesco Bruno messo in vendita dall’Ipab che ne è proprietaria.
“Questa battaglia – ha sottolineato il presidente della compagnia, Pino Magrofuoco – ci ha appassionati e vedere oggi come lavorano all’interno di questa struttura ci convince ancora di più della opportunità della nostra scelta”.
“Sono commossa per l’aiuto che avete dato a questa campagna di solidarietà partita a febbraio e che stiamo portando avanti insieme. Una sfida che per noi è solo all’inizio. Il Cirs deve ancora raccogliere la cifra necessaria, ma siamo sulla buona strada grazie anche e soprattutto al vostro aiuto. Non dimenticatevi di noi”. Così la presidente Maria Celeste Celi ha ringraziato tutti i componenti della compagnia: Lucio Castagna, Salvatore Catalano, Patrizia Causarano, Isabella Celeste, Vincenzo Ciraolo, Tiziana Failla, Marcello Fatato, Salvo Gallo, Giovanni Giacoppo, Gianmaria Lojacono, Pino Magrofuoco, Iole Tabacco, Simona Triolo, Franco Velardi. Gli avvocati-attori hanno raccolto l’invito della Celi e non hanno escluso una replica a settembre.
Negli anni scorsi, sempre per beneficenza, la compagnia ha portato in scena:
“Todo Modo” (Sciascia), “La città è salva” (Simone Weil), “La parola ai giurati” (Reginald Rose), “Il giudice e il suo boia” (Durenmatt), “La visita della vecchia signora” (Durenmatt), “Andreuccio, Fiordaliso e altre storie” (dal Decamerone di Boccaccio), “L’hotel del libero scambio”(Georges Feydeau) e il “Berretto a Sonagli” di Luigi Pirandello.
Loredana Bruno