I penalisti si asterranno dalle udienze il 20, 21, 22 e 23 novembre. Le ragioni dell’astensione verranno spiegate nel corso di un incontro dibattito organizzato dalla Camera penale di Messina “P. Pisani-G. Amendola”, in programma venerdì alle 10:30 in Corte d’Appello e moderato dal giornalista Nuccio Anselmo.
L’iniziativa nasce dall’esigenza (manifestata dalla UCPI a livello nazionale e condivisa a livello locale) di sensibilizzare l’opinione pubblica, tutte le sedi di giurisdizione, le istituzioni parlamentari e governative sulla grave situazione di pregiudizio per le libertà individuali determinata dalle recenti iniziative di modifica del sistema penale, partendo da un sereno confronto fra gli operatori del diritto. Ad essere contestate dai penalisti:
l’abolizione della prescrizione, istituto a presidio della ragionevole durata dei processi; la codificazione della esimente della non punibilità dell’agente infiltrato anche per l’ipotesi in cui concorra alla realizzazione del reato; la modifica della scriminante della legittima difesa trasformata in una sorta di difesa privata; la modificazione del rito abbreviato con preclusione per i reati più gravi per i quali è prevista la pena dell’ergastolo (snaturando la funzione deflattiva tipica di tale rito alternativo); la riforma carceraria che renderebbe più gravoso l’accesso alle pene alternative alla detenzione; l’abolizione della protezione umanitaria in evidente contrasto ai principi fondamentali in materia di libertà personale.
“Proposte di modifiche queste che – evidenzia il presidente della Camera penale, Adriana La Manna – apparendo in evidente violazione con i principi costituzionali hanno dato luogo alla astensione penalisti italiani e hanno indotto la nostra associazione a organizzare un dibattito aperto agli addetti ai lavori per individuare in sinergia le strategie da adottare a tutela del giusto processo e di tutti i diritti dei cittadini indagati e/o imputati”.
Loredana Bruno